Simone Lunghi, Ambassador del nostro progetto Sano Buon Vivere, ci racconta l’attività ecologica degli Angeli dei Navigli: “ogni tanto penso a come sarebbe l’immagine di questa città se io mi fossi limitato, come molti, a girarmi dall’altra parte. Sulla stampa straniera ogni servizio mette in luce la storia, la movida e i locali che si affacciano sulle acque milanesi. E per ogni turista la tappa tra darsena e i navigli è ormai diventato un must come la foto al Duomo, il Cenacolo o gli acquisti nel quadrilatero.
“Senza gli Angeli dei Navigli avremmo affondati in acqua circa 25.000 chili di ferraglia con i lanci di bici, monopattini, carrelli della spesa, ruote, gomme, bottiglie, lattine e perfino cartelli stradali. “Se non avete bene idea di quanto siano oltre 25.000 chili di ferraglia abbiamo fatto alcuni calcoli per potervi aiutare:Sono il peso di oltre 30 Fiat Panda “Certamente le 700 biciclette estratte sono state un “regalo” a Milano e all’immagine turistica dei Navigli.
Ma quello che più ci preoccupa sono le migliaia di bottiglie, lattine, sacchetti e contenitori di plastica che recuperiamo quando pagaiamo insieme agli allievi dei corsi di canoa dellaCanottieri San Cristoforo. “Dai Navigli si vede già il mare solo che ce ne dimentichiamo: l’acqua ritorna prima nel Ticino, a Pavia, e poi nel Po, al Ponte della Becca. Poi arriva all’Adriatico e da lì la plastica di diffonde in tutto il Mediterraneo. Quello che butti, o che non raccogli, te lo ritrovi in spiaggia o nel piatto in cui mangi